DESCRIZIONE
Lo sconto in fattura è uno sconto immediato sulla fattura emessa dalla ditta che esegue i lavori di riqualificazione edilizia. Il committente può, in tal caso, optare per un anticipo del contributo direttamente in fattura con una scontistica, a patto di effettuare il pagamento con bonifico dedicato. Il fornitore (la ditta) emette una fattura a prezzo pieno: solo il bonifico di pagamento dovrà essere ridotto dell’importo che corrisponde alla detrazione.
DESTINATARI
Lo sconto in fattura spetta a:
- condomini;
- persone fisiche;
- prima e seconda casa situata all’interno di condomini;
- case popolari e istituti;
- immobili destinati ai soci se questi sono cooperative a proprietà divise.
PROCEDURA DI ACCESSO ALL’INCENTIVO
Per eseguire una cessione verso una persona fisica, è consigliato stipulare un contratto. Di seguito, i passaggi che occorre seguire:
- pagare il fornitore che ha realizzato i lavori tramite bonifico bancario o postale con causale del versamento, indicando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva del destinatario del bonifico;
- acquisire l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) pre e post lavori di ristrutturazione, in modo da certificare l’effettivo miglioramento della classe energetica dell’edificio o la diminuzione della classe di rischio sismico. Per ottenerlo è sufficiente rivolgersi a un CAF, a un professionista abilitato o a un ente competente estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell’immobile;
- entro 90 giorni dalla fine dei lavori, inviare telematicamente a ENEA (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) i dati ricavati dall’APE e le informazioni anagrafiche dell’immobile, dei beneficiari della detrazioni e l’ammontare dei costi sostenuti;
- il titolare del credito (obbligatoriamente tramite CAF, professionista abilitato o ente competente che ha rilasciato l’APE) deve comunicare la cessione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese per i lavori. Una volta eseguito l’accesso all’area riservata, le sezioni da cliccare sono le seguenti: La mia scrivania/ Servizi per / Comunicare e poi “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”;
- l’acquirente del credito deve accedere alla sezione personale “Cassetto fiscale” del sito dell’Agenzia delle Entrate e accettare il credito ceduto, che sarà poi utilizzabile in compensazione mediante modello F24 o cedibile a terzi tramite lo stesso portale.
Invece, per eseguire la cessione del credito d’imposta nei confronti di una banca, bisogna stipulare con essa un contratto che stabilisca i termini dell’operazione. Ogni istituto di credito, infatti, propone condizioni differenti. Di norma, la banca acquisterà il credito del 110% dal cliente riconoscendogli una percentuale (che varia di solito dal 100% al 102% della cifra spesa per i lavori). Quindi, ad esempio, se i lavori per ristrutturare un’abitazione sono costati al contribuente 100mila euro, egli cederà un credito d’imposta pari a 110mila euro alla banca, che a sua volta gli liquiderà una somma intorno ai 102mila euro. La banca, su richiesta del cliente, può anche concedergli un finanziamento per pagare i lavori che poi verrà estinto con la cessione del credito d’imposta. La procedura di cessione verso un istituto di credito è molto simile a quella verso una persona fisica:
- il beneficiario del Superbonus 110% deve fornire alla banca la stessa documentazione da utilizzare per il riconoscimento dell’agevolazione fiscale (quindi l’Attestato di Prestazione Energetica, le sue informazioni anagrafiche, quelle dell’immobile e l’ammontare dei costi sostenuti)
- dopo aver stipulato un contratto con la banca, la cessione del credito deve essere effetuata (obbligatoriamente tramite CAF, professionista abilitato o ente competente che ha rilasciato l’APE) nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese per i lavori. Una volta aver acceduto all’area riservata, bisogna cliccare sulle sezioni: La mia scrivania/ Servizi per / Comunicare e poi “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”
TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI INCENTIVABILI
Lo sconto in fattura è valido per le spese sostenute a partire dal 2020 fino al 30 giugno 2022 e interessa tutti i bonus dell’Agenzia delle Entrate, fatta eccezione per il Bonus mobili e il Bonus verde. In sostanza, gli interventi che possono usufruire dello “sconto in fattura” sono:
- ristrutturazione edilizia: lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o su singole unità immobiliari;
- efficientamento energetico: lavori di riduzione del fabbisogno energetico, miglioramento termico dell’edificio, pannelli solari, sostituzione degli impianti di riscaldamento;
- lavori antisismici: riduzione del rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3;
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;
- installazione di impianti fotovoltaici;
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Lo sconto in fattura può essere richiesto sia ad inizio lavori, sia a lavori già iniziati. Gli sconti non possono riguardare più di due SAL (stato avanzamento lavori) per lo stesso intervento e devono essere pari ad almeno il 30% dell’intera commessa. Sia il contribuente che il fornitore possono valutare caso per caso la convenienza delle due scelte di investimento, ovvero se destinare la somma totale allo sconto o sostenere invece parte dell’importo.